“HO LE GENGIVE SENSIBILI!”. “SICURO?”

21 Agosto 2020
gengive delicate

-sensibili o suscettibili o delicate?-

“Ho le gengive sensibili” non ha un significato clinico-patologico. Le gengive sono sempre sensibili, nel senso che hanno dei recettori che permettono di percepire gli stimoli (ammenoché non ci sia una parestesia).

Le gengive possono essere: sottili, infiammate, possono avere recessioni, possono nascondere tasche parodontali. Il più delle volte l’espressione ho le gengive sottili sottende una di queste condizioni.

Ma, formalismi a parte, l’idea che mi sono fatta in qualche annetto di lavoro, è che questa espressione venga utilizzata il più delle volte quando:

– le gengive si infiammano quindi sanguinano spesso,

– ci sono recessioni (la gengiva si è ritirata).

GENGIVE PERMALOSE.

La recessione, purché minima, può essere considerata fisiologica dopo una certa età. Questo perché c’è una lieve perdita di attacco “annuale”. Si parla di una media di 0,1mm. (l’ho approfondito qua).  Recessioni più marcate possono avere diverse cause e va valutato caso per caso. Certo è che, un tipo di gengiva su tutte, è più a rischio di sviluppo di recessione. Il cosiddetto biotipo sottile.

In sostanza se hai una gengiva poco rappresentata, parlo della gengiva più rosa, più spessa, quella confinante con il dente (più sotto c’è un altro tipo di gengiva) dovrai essere più attento per esempio a come ti spazzoli -a non traumatizzarle-, all’efficacia con cui spazzoli -a non lasciare appena sopra al margine gengivale placca-. Tessuti sottili sono forse i più belli esteticamente, ma sono i più permalosi e si ritirano con maggior facilità.

Al contrario le persone con gengive ben rappresentate hanno meno propensione allo sviluppo di recessione.

GENGIVE CHE SANGUINANO FACILMENTE.

Il sanguinamento è segnale di infiammazione. L’infiammazione è quasi sempre sinonimo di presenza di placca. Alcuni sanguinamenti possono essere riconducibili anche a fattori ormonali, a farmaci, ma nella maggior parte dei casi si tratta di batteri che si sono organizzati (placca) e stanno disturbando i nostri tessuti attivando di risposta il sistema immunitario che porterà a difesa le cellule del sangue deputate.

(Ho scritto un articolo su questo argomento. Ho raccontato come avviene il processo infiammatorio. Perché e quando succede. È con il perché e con il quando che si capisce come difendersi.)

Alcuni batteri in particolare sono molto bravi nel mantenere uno stato infiammatorio e, in questi ultimi anni, sta prendendo sempre più piede l’utilizzo di alcuni ceppi probiotici che competono con questi batteri per creare una flora batterica buona.

QUINDI RIASSUMENDO.

Le gengive sono sensibili sempre, possono essere più delicate per questioni anatomiche proprie (gengive sottili), perché suscettibili alla malattia parodontale, perché molto reattive alla placca.

A livello pratico cosa si può fare:

evitare traumatismi, pulire efficacemente. 

  • Sì a spazzolino elettrico (qui le due tipologie principali a confronto), ha un movimento controllato per cui è ancora più difficile fare danno rispetto ad uno spazzolino manuale, per il quale è necessaria un’attivazione da parte di chi lo utilizza.
  • No a spazzolini con setole dure.
  • Sì all’utilizzo di prodotti specifici (una selezione di dentifrici per le gengive la trovi qua). Eventualmente, in caso di sanguinamento e scarsi depositi di placca, valutare assieme al proprio specialista, una terapia con probiotici.

Sia chiaro, bisogna valutare caso per caso per dare indicazioni precise. Ma ci sono dei “passpartout”, che sono questi appena elencati.


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