COME AFFRONTARE I PROBLEMI ODONTOIATRICI

17 Maggio 2019
cura carie e piorrea

-non scavarti la buca, ma costruisci castelli-

La rana e lo psicologo.

Conosci la storia della rana bollita?

❝ C’è un pentolone pieno d’acqua fredda nel quale nuota tranquillamente una rana. Il fuoco è acceso sotto la pentola, l’acqua si riscalda pian piano. Presto diventa tiepida. La rana la trova piuttosto gradevole e continua a nuotare. La temperatura sale. Adesso l’acqua è calda. Un po’ più di quanto la rana non apprezzi. Si stanca un po’, tuttavia non si spaventa. L’acqua adesso è davvero troppo calda. La rana la trova molto sgradevole, ma si è indebolita, non ha la forza di reagire. Allora sopporta e non fa nulla. Intanto la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana finisce – semplicemente – morta bollita.
Se la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell’acqua a 50° avrebbe dato un forte colpo di zampa, sarebbe balzata subito fuori dal pentolone.❞

Talvolta è più facile restare in una situazione scomoda ed abbandonarsi ad essa piuttosto che spendere le proprie energie per cercare di fare il salto verso una situazione migliore. Ma si rischia di non uscirne più.

Qualche tempo fa ho ascoltato il discorso al Tedx del dottor Luca Mazzucchelli, psicologo psicoterapeuta e divulgatore.

Mazzucchelli spiega come, di fronte ad un problema o ad un nostro bisogno, gli approcci più comuni siano:

  1. Lamentarsi. Con un minimo sforzo ottieniamo un grande risultato: la compassione di chi ci sta attorno.
  2. Imporre i proprio bisogni. Se non va come deve andare troviamo un escamotage per manipolare la condizione incriminata.
  3. Soffocare i propri bisogni. Ci rassegnamo, reprimendo i nostri desideri.

La rana, lo psicologo e la bocca.

L’approccio che talvolta si decide di sposare, trovandosi di fronte ad una patologia orale è proprio riconducibile a quello che ti ho raccontato finora.

Poniamo il caso che ci siano state diagnosticate delle carie. Potremmo:

  • Lamentarci: “sono sfortunato, ne ho sempre una! mio papà non mi ha trasmesso solo gli occhi verdi, ma anche tutte le sue magagne!”
  • Imporci: “tolgo tutti i denti e metto solo impianti così ho risolto il problema carie!”
  • Soffocarci e quindi rassegnarci: “vorrà dire che sarò destinato ad avere tutti i denti marci, il bel sorriso bianco e sano non fa per me”

E’ evidente che tutto ciò non ci porterà ad avere un miglioramento.

A questo punto Mazzucchelli propone un quarto approccio: scegliti tu come causa delle cose che non vanno come vorresti.

La rana, lo psicologo, la bocca, il cambiamento.

Interroghiamoci sulle nostre responsabilità. Siamo sicuri di fare tutto il possibile per allontanarci dal problema? Cosa possiamo fare per andare verso la situazione auspicabile?

Il cambiamento deve partire da noi. Siamo noi a decidere cosa vogliamo farne della nostra bocca e dei nostri denti. Possiamo decidere di affidarci alla buona sorte, possiamo decidere di lamentarci, possiamo decidere che qualunque cosa succeda non ci interessa, possiamo decidere di rassegnarci. Ma possiamo anche decidere di iniziare a mettere da parte le responsabilità altrui e iniziare a cambiare il nostro approccio.

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