ANALISI DEL DENTIFRICIO BLANX

30 Agosto 2019
dentifricio blanx

-focus sul white shock (shock?)-

Il dentifricio Blanx non sbianca (e lo dice: dietro, in piccolo) nonostante si posizioni sul mercato proprio per questa caratteristica, ma ha delle altre proprietà che lo rendono un prodotto davvero interessante.

Cosa mi piace della linea di dentifrici Blanx?

La sua storia.

I dentifrici Blanx sono stati formulati a partire da una scoperta davvero singolare.

Durante una spedizione in Artide alcuni scienziati notarono che le persone che vivevano in quella zona avevano dei denti particolarmente bianchi e sani. Andando ad indagare sulle loro abitudini si scoprì che strofinavano i denti con un lichene che cresceva in abbondanza a quelle latutudini.

Negli anni successivi alla spedizione si lavorò per isolare la parte attiva di questo lichene artico che venne poi inserito all’interno della linea di dentifrici Blanx.

Ed è proprio questo lichene a rendere il dentifricio accattivante.

Il lichene Islandico.

Il lichene islandico conferisce al dentifricio proprietà batteriostatiche. Il che significa che disturba i batteri nella loro replicazione e li rende incapaci di riprodursi. E’ particolarmente efficace nei confronti dello Streptococco Mutans, il principale responsabile della carie.

Trovandosi in un’ambiente così ostile il lichene islandico, assorbe e immagazzina la luce solare e pare che questo, a livello di dente, influenzi la percezione del colore pur non modificandolo.

Contiene enzimi che prevengono la formazione della macchie.

Tutto ciò senza essere aggressivo sui tessuti.

Il rapporto qualità/prezzo.

Ha un buon rapporto qualità-prezzo. Il dentifricio in foto l’ho pagato 2,95 €, si spende qualcosa in più per la linea Blanx Pro e la linea Blanx Med.

L’attenzione ai tessuti.

Ha un’abrasività controllata, caratteristica rara tra i dentifrici che si vendono come sbiancanti.

Il dentifricio in foto contiene idrossiapatite, remineralizzante, quindi che “nutre” lo smalto del dente. Tutta la linea Blanx contiene fluoro, la molecola attualmente considerata più efficace nella prevenzione della carie.

Cosa non mi piace?

L’indicazione dentifricio sbiancante.

E nel caso del dentifricio in foto: bianco immediato. Solo i più attenti noteranno che a fianco della scritta c’è un asterisco e, nel retro della confezione (solo quella in cartone) c’è scritto: “non contiene perossidi. Effetto ottico temporaneo”.

Questo effetto ottico è legato al colore blu del dentifricio nella serie white shock (il blu è il colore che si contrappone al giallo) alla presenza della glicerina che richiamando acqua disidrata un po’ il dente facendolo apparire più bianco gessoso e alla presenza della Cetraria Islandica, il lichene in grado di assorbire la luce e restituirla. Ma non è uno sbiancamento reale.

Per me è sì, ma non con l’obiettivo di sbiancare i denti.

La linea di dentifrici Blanx non sbianca realmente, ma ha un occhio attento al mantenimento dell’integrità e alla bellezza del dente per le sue proprietà

  • Anticarie
  • Batteriostatiche
  • Antimacchia

E’ un dentifricio che può essere usato quotidianamente, particolarmente indicato nel post sbiancamento, per mantenere il bianco ottenuto, contrastando la formazione delle macchie.

Un prodotto davvero valido da tenere in considerazione, ma non si rivela particolarmente utile se l’obiettivo è quello di sbiancare i denti ossia di rendere realmente più bianco il dente.


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